La Chiave Mercury

Se, oltre a nascere a “Stone Town”, la città della pietra del fulmine, luogo d'incontro tra cielo e terra, rappresentazione del potere che frantuma e spacca, a vivere a Londra, capitale mondiale della “Nobiltà Nera”, a scegliere “Queen” come nome del suo gruppo, riferimento non proprio subliminale alla monarchia ed a chiamare la propria abitazione “Garden Lodge”, ossia loggia del giardino, Freddie Mercury avesse disseminato di indizi le sue canzoni ed i suoi video clip?

“Queen”, 1973: in “Great King Rat” Freddie Mercury sembra anticipare la sua dipartita, avvenuta nel 1991, a causa del virus HIV, quello che viene definito dai teorici del complotto come uno dei virus degli “Illuminati”;

“Queen II”, 1974: Freddie Mercury, nella copertina dell’album, con le braccia incrociate sul petto, sembra volersi rifare al simbolo della “Skull & Bones”, società segreta fondata tra le mura dell’università di Yale nel 1832. La leggenda narra che, all’inizio del XIX secolo, la tomba di Robert Bruce, situata nella città di Dunfermline Abbey in Scozia, fu aperta e si trovarono le ossa delle gambe accuratamente incrociate sotto il teschio;

“A Night at the Opera”, 1975: in “Bohemian Rhapsody” sono citati Galileo Galilei, uno dei massimi esponenti della “Rosa Croce” e Belzebù; secondo alcuni teorici del complotto, la canzone deve il suo titolo e parte del testo, di natura criptica, alla società segreta “Bohemian Club” che, ogni anno, si riunisce nel “Bosco Boemo”, in California ed ai rituali praticati dai suoi adepti, a cui l’autore si sarebbe ispirato per realizzare l’Opera che, nella mente di nove persone su dieci, riecheggia non appena sentito il nome dei Queen. Freddie Mercury ha più volte glissato sull’argomento affermando che il testo è una questione personale sulla relazione tra le persone;

“Flash Gordon”, 1980: in “Flash’s Theme” si fa riferimento al “Sacro Graal”, che ci riconduce ai “Cavalieri Templari”, da molti considerati come i padri fondatori dell’attuale “Massoneria”;

“Hot Space”, 1982: il brano “Under Pressure” sembra un’agghiacciante anticipazione di quello che sarebbe successo circa venti anni dopo, ossia l’11 Settembre 2001;

“The Works”, 1984: nel video di “Radio Ga Ga” sono riprese varie scene di quello che i critici cinematografici considerano uno tra i film a più alto contenuto massonico di tutti i tempi, ossia “Metropolis” di Fritz Lang; è importante notare che l’anno di uscita di questo album è il “1984”, titolo del romanzo scritto da George Orwell, considerato dai teorici del complotto l’Opera Omnia del “Nuovo Ordine Mondiale”;

“A Kind of Magic”, 1986: in “One Vision” è inserito un inquietante back masking iniziale in cui si fa riferimento alla regina di Saba; l’idea di un’unica religione, un unico spirito ed un'unica visione, ricalcano quello che era il sogno dei “Cavalieri del Tempio”, ossia creare un unico “Stato Templare”, quello che, in ambiti massonici prende il nome di “Nuovo Ordine Mondiale”;

“A Kind of Magic”, 1986: il brano che presta il nome all’album rafforza l’idea del “Nuovo Ordine Mondiale”;

“A Kind of Magic”, 1986: in “Gimme the Prize” e “Don’t Lose Your Head”, si fa riferimento al ben noto “culto della testa”, di tradizione celtica, che, con l’Ordine del Tempio, si trasforma in una vera e propria adorazione di un’entità che prende il nome di “Baphomet”;

“The Miracle”, 1989: nel brano che da il nome all’intero album, sono citate la “Torre di Babele”, simbolo massonico utilizzato come effige dall’ONU e la “Monna Lisa”, Opera utilizzata da Dan Brown come punto di partenza per la stesura de “Il codice da Vinci”;

“The Miracle”, 1989: in “The Invisible Man” sono citate “CIA” ed “FBI”, nonché un’entità imprecisata onnisciente e onnipresente che ci ricorda un’altra famosissima Opera letteraria, “1984” di George Orwell.